COUNSELLOR
ad indirizzo fenomenologico sulla sessualità e sulla relazione affettiva
Rivolgersi a un counsellor può essere utile a favorire il superamento di momenti delicati o di disagio,
legati a una situazione (solitudine, ansia) o un avvenimento specifico (trasferimenti, cambi di lavoro) o, ancora, a una fase di cambiamento evolutivo (adolescenza, gravidanza, menopausa)
di vita (separazioni, lutti).
Il counsellor è infatti colui che crea le condizioni e sostiene un processo di cambiamento attivo
a beneficio della persona e dei contesti sociali in cui interviene.
Il counselling non è una terapia, ma un aiuto efficace nella ricerca di nuova armonia, benessere personale e relazionale, che porta la persona a conseguire più consapevolezza di sé
e delle proprie risorse.
Attraverso la definizione e l’attraversamento di problemi specifici e circoscritti,
il counsellor affianca il cliente in una serie di colloqui che andranno a delinearsi
come un percorso breve ma estremamente valido, legato al qui e ora,
per rafforzarne le capacità di autodeterminazione.
legati a una situazione (solitudine, ansia) o un avvenimento specifico (trasferimenti, cambi di lavoro) o, ancora, a una fase di cambiamento evolutivo (adolescenza, gravidanza, menopausa)
di vita (separazioni, lutti).
Il counsellor è infatti colui che crea le condizioni e sostiene un processo di cambiamento attivo
a beneficio della persona e dei contesti sociali in cui interviene.
Il counselling non è una terapia, ma un aiuto efficace nella ricerca di nuova armonia, benessere personale e relazionale, che porta la persona a conseguire più consapevolezza di sé
e delle proprie risorse.
Attraverso la definizione e l’attraversamento di problemi specifici e circoscritti,
il counsellor affianca il cliente in una serie di colloqui che andranno a delinearsi
come un percorso breve ma estremamente valido, legato al qui e ora,
per rafforzarne le capacità di autodeterminazione.
Parto dal presupposto che una Counsellor abbia prima lavorato su sé stessa, non solo su un unico evento di vita in particolare, ma sulle sue emozioni, sulle sue reazioni, sui traumi, sulle ferite e che le abbia integrate, riconosciute, accettate, perdonate, amate.
Ecco solo allora puoi prendere la mano di un altro essere umano, uomo o donna che sia, e con amore, umiltà, (riconoscendo che non hai il potere di guarire nessuno) accompagnarlo/a verso la guarigione che abita dentro lui/lei da sempre.
Se non c'è questa fiducia, questo sapere e questo sentire, non si può accompagna- re nessuno.
Questa è la mia esperienza ed il mio sentire.
La relazione d’aiuto non è solo di un unico singolo disagio, è di tutta quella persona.
Il sentire è il centro, il centro emozionale e spirituale di una persona.
Non si può accompagnare in un posto dove non si è mai stati prima.
Ecco solo allora puoi prendere la mano di un altro essere umano, uomo o donna che sia, e con amore, umiltà, (riconoscendo che non hai il potere di guarire nessuno) accompagnarlo/a verso la guarigione che abita dentro lui/lei da sempre.
Se non c'è questa fiducia, questo sapere e questo sentire, non si può accompagna- re nessuno.
Questa è la mia esperienza ed il mio sentire.
La relazione d’aiuto non è solo di un unico singolo disagio, è di tutta quella persona.
Il sentire è il centro, il centro emozionale e spirituale di una persona.
Non si può accompagnare in un posto dove non si è mai stati prima.
Come consulente accompagno le persone in alcune fasi della crescita esistenziale, quando si percepisce urgente la necessità di fare chiarezza, di scoprire le proprie risorse e i talenti, di ritrovare sé stessi e di emanciparsi rispetto a schemi ed emozioni ostacolanti la propria relazione con la Vita.